“Non è proprio per questo che siete in errore, perché non conoscete né le Scritture né la potenza di DIO?” (Marco 12:24).
Fou Fehècu, un uomo sulla quarantina, entra nella sala dove alcuni uditori, più curiosi che interessati, ascoltano il messaggio evangelico presentato da un missionario.
Presta attenzione, ma ogni tanto scuote il capo in segno negativo. Terminata la riunione, tutti se ne vanno.
Ling Ching Ting rimane e aspetta. “Maestro straniero, lei ha detto poco fa che Gesù mi può liberare da tutti i miei peccati. Non lo posso credere!”.
-Sì, il Sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato! – No, se lei mi conoscesse non parlerebbe così. – E il cinese scosse il capo, ma aveva sete di perdono ed ogni sera tornava alla missione.
Poi, un giorno, raggiante, esclamò: “E’ vero! Gesù mi ha liberato da tutti i miei peccati!”. Il suo viso, il suo accento, la sua gioia, tutto faceva trasparire la sua since-rità. Volle ritornare nel suo paese.
Altri avevano bisogno dello stesso Evangelo. Bisognava andare e parlare loro di Gesù. Non aveva né istruzione, né ricchezza, nulla tranne che la Bibbia in mano e un Salvatore vivente nel suo cuore.
Partì e il suo cammino fu pieno di ostacoli; lapidato, imprigionato, giudicato, con-dannato, percosso con duemila colpi di bambù. Portato via quasi morto, diceva ancora: “il corpo soffre, ma il cuore ha la pace!”.
Guarito, ripartì e per 14 anni, senza posa, annunziò la Buona Novella della Salvezza. Centinaia di persone furono condotte a Gesù per mezzo suo, fino al maggio del 1877 quando il Signore ritirava da questo mondo il suo fedele servitore.
Aveva compiuto la sua corsa e combattuto il suo buon combattimento, serbato la fede!