L’amarezza
Cari amici, ebbene sì, anche l’amarezza apre un buco nel nostro “recinto di prote-zione” e Satana si occupa di gettarvi dentro tutta la sua spazzatura; infatti i frutti dell’amarezza non sono nient’altro che tristezza, depressione, disillusione, solitudi-ne, odio e tutto il resto.
Vuoi essere avvelenato? Vuoi essere legato? Vuoi distruzione e miseria? Vuoi re-stare privo della grazia di Dio ed avere problemi a causa dell’amarezza? Non ne vale la pena! Perciò proprio in questo momento, se riconosci che in te ci sono anche i mi-nimi segni di questo nemico di Dio, decidi di “cambiare mente” sull’amarezza e di portarla a Dio in preghiera e con fede, mettendo da parte tua tutta la disponibilità ed essendo certo che Dio vi metterà anche la Sua e, solo in tal modo, Lui opererà.
Se provi amarezza per qualcuno, se vuoi riparare la ferita che questo “roditore” ha provocato nel tuo “recinto protettivo”, vai dalla persona per la quale provi amarezza ed inizia a pronunciare parole “dolci e gentili” (Proverbi 16:24), parole di perdono e di pentimento, d’amicizia e d’accettazione, di gentilezza e d’amore. Tali parole guariranno la tua ferita e ristoreranno la situazione.
Ripeti ora queste parole e incidile nel tuo cuore, credendo fermamente in ciò che stai affermando: “Signore Gesù, per favore perdonami per aver covato amarezza contro questa per-sona, so e capisco di aver sbagliato. Per favore aiutami mostran-domi il legno del Calvario e ricordandomi le dolci acque del Tuo Spirito. Prometto di fare la mia parte con tutta la mia disponibilità. Così sia. Amen!”.