A quanti di voi è capitato di vergognarsi di essere un cristiano? Mi spiego meglio: quante volte ci è capitato, per non essere considerato “diverso”, di nascondere la nostra cristianità?
È molto facile per i giovani incorrere in queste situazioni, anche perché spesso sono stati spinti dalla paura di rimanere soli. Anche chi vi scrive, tempo fa, si è trovato davanti a questo bivio ma ho pensato: “Gesù non si è vergognato di morire per me sulla croce, non ha esitato a farsi considerare un malfattore per causa mia!”.
È vero! Noi siamo Suoi figli, il nostro compito è quello di rischiarare il buio del mondo non di nasconderci. Ma badate bene… “Non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere perché faccia luce a tutti coloro che sono in casa” (Matteo 5:15).
È davvero un privilegio essere chiamati figli di Dio, altro che vergogna!
E se per la vostra fede i vostri amici vi abbandoneranno significa che non avete perso niente; se sono veri amici vi staranno accanto e vorranno essere partecipi della vostra scelta. Ricordatevi che tutti gli amici del mondo non valgono nemmeno la millesima parte dell’Amico per eccellenza!
Pensiamoci bene… noi siamo il sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà sapore?
Facciamo risplendere la luce del Signore in questo mondo buio in modo che tutti gli altri possano capire quello che perdono!