In tutte le cose, tenga Lui il primo posto!

“Poiché l’amore di Cristo ci costringe, essendo giunti alla conclusione che, se uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti; e che Egli è morto per tutti, affinché quelli che vivono, non vivano più d’ora in avanti per sé stessi, ma per colui che è morto ed è risuscitato per loro”. (2 Corinzi 5:14,15).

Durante le riunioni cristiane, qualcuno aveva provato una grande benedizione. Ne parlava con riconoscenza. Gli si chiese: “Cosa potete dire di questa benedizione? – Ebbene, rispose, posso dire questo: che prima ero cristiano perché credevo in Cristo, e parlavo di Lui come se fosse il mio Re; ma temo che allora non fosse altro che un sovrano costituzionale ed io il primo ministro. Adesso invece, è il Signore! Ed è appunto qui il cambiamento della mia vita e l’immensa benedizione che ne ho ricevuto”.

Quest’uomo faceva evidentemente allusione al proverbio ben conosciuto nello stato britannico: “il Re regna, ma non governa!”. Il governo reale è infatti nelle mani del primo ministro. Stiamo attenti che non sia la stessa cosa per noi.

Ci accontentiamo facilmente di riconoscere Cristo come nostro Salvatore e di rendergli omaggio come Signore, pur conservando noi stessi la direzione del nostro cammino terrestre. Niente di strano, dunque, se i nostri cuori non sono soddisfatti, e se proviamo tanta delusione nelle cose intraprese, almeno così ci sembra, con le migliori intenzioni.

No, bisogna rimettere tutto nelle mani di colui che, avendoci dato la vita, è il solo che possa intrattenerla ed impiegarla alla gloria di Dio.

“Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me, diceva l’apostolo Paolo; e la vita che vivo nella carne, la vita nella fede, nel Figliuolo di Dio, che mi ha amato ed ha dato sé stesso per me!” (Galati 2:20).

Se parlava così è perché sapeva che no soltanto Cristo era morto sulla croce, per salvarlo, portando i suoi peccati, ma che per questo motivo, lui stesso, Paolo, era stato messo a morte; “sono stato crocifisso con Cristo, e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me!”.